sabato, luglio 28, 2012

Si tratta più che altro di speranze che si realizzano. Quando accade, non ci credi. Non perché non ci sei abituato, ma perché di solito non è così lineare.

Può essere uno sguardo, una frase, un messaggio, una telefonata, un bacio, qualsiasi manifestazione, oggetto, iterazione. L'importante è il tempismo, perché tu desideri ricevere quello sguardo, quella frase, quel messaggio, quella telefonata, quel bacio, quella manifestazione, oggetto, iterazione in quel preciso istante.
Quando succede, credo dipenda dall'affinità. Persone così uguali da capirsi anche se non si parlano direttamente.
In questi casi, la mia unica paura è quella d'illudermi che sia così. Illudermi di aver travisato questa empatia, di aver inteso che una persona possa capirmi quando invece non lo fa.
Mi stai insegnando che due persone possono entrare in sintonia così profondamente da iniziare a dialogare senza nemmeno usare la bocca.
Mi stai insegnando che le persone si incontrano in maniera del tutto imprevedibile, semplicemente lasciandosi andare.
Io queste cose le sapevo, o meglio, le avevo sentite dire, ma non ci credevo fino in fondo.

lunedì, luglio 16, 2012

Quel qualcosa che ti tratteneva, chissà se c'è ancora dentro di te.
Mi chiedo cosa fosse, cosa non ti abbia permesso prima di uscire.
Piccoli attriti interni, o il rumore del distacco.
Fa un brutto rumore vero?
Non preoccuparti, il tempo lucida anche i suoni. E poi sappiamo entrambi che il vintage è tornato di moda. Specie se in abbinata con i Wayfarer.

Difficile farne a meno.

Anche non pensarci è dura, lo ammetto. Vedila come una piccola grande soddisfazione che ti concedo. Anzi che ti sei presa, senza fare fatica.

Fossi in te ne sarei felice.
Sul serio.

Io invece devo uscire ad acquistare qualcosa. Sai che è il mio modo di reagire. Specie se la caviglia non mi permette di praticare sport.

Anzi, mi sa proprio che prenderò un paio di occhiali.
Prova a indovinare quali.