mercoledì, febbraio 28, 2007

Parlami, ti prego parlami, non concedermi nemmeno il tempo di un respiro un pò più lungo. Non permettermi di pensare, continua a parlarmi con gli occhi, anche perchè le parole non le sto nemmeno più a sentire.

venerdì, febbraio 23, 2007

Copio, con la carta carbone, il profilo sottile di un’emozione, su tanti fogli, disponibili per tutte quelle persone che la vorranno ricevere. Certo, sarebbe piacevole se qualcuno decidesse di colorarla. E non vi nego che sarei davvero felice, se qualcuno volesse nuovamente condividerla con me.

mercoledì, febbraio 21, 2007

Il fuoco silenzioso accarezza la legna, la brucia, la consuma. Calore che si propaga denso nella stanza, il caminetto respira tranquillo. Gli obiettivi del tempo li lascio ai saggi: una candela accesa non può nemmeno intuire la grandezza del sole, ma una candela spenta, senza calore, cosa vive a fare?

domenica, febbraio 18, 2007

Certo, un attimo e poi basta. Un duplicato non ha senso, il ricordo è solo un vezzo, una foto a sedici colori alterata dalla mente. Troppo, troppo distante quell’attimo in cui, davvero, ebbi la certezza di capire che eri te.

sabato, febbraio 17, 2007

Davvero? Sì, davvero. Mi spazientisco quando non mi riconosco in me stesso. Perché tanto so che poi passa, tanto so che ci sarà un’altra volta e un’altra volta ancora. Ma intanto è così, ed è così per tutti. Ma, come tutti, mi ritrovo a chiedere: perché?

giovedì, febbraio 15, 2007

Non cambierei niente. Davvero. Alzo il volume della radio, la musica riempie l’abitacolo, non ci sono altri rumori. Le luci dei lampioni, a disegnare sull’asfalto cerchi gialli; i neon delle insegne che lampeggiano a tempo. Arrivo a casa, ma non scendo dall’auto, mi gusto gli ultimi 2 minuti di questa fantastica canzone. Guardo in alto, niente luna stasera. Poi mi accorgo che le stelle stanno danzando, seguendo il ritmo, in punta di piedi sulle pozzanghere in cielo.

martedì, febbraio 13, 2007


Si sogna in bianco e nero o a colori? Non ne ho idea, non ci ho mai fatto caso a dir la verità. Ultimamente poi, nemmeno ricordo dove e cosa ho vissuto durante il sonno. Al limite mi rimane stretta qualche sensazione, che il cervello non ha sfumato a dovere. Se mi fosse concessa la scelta, tuttavia, non avrei dubbi: preferirei sognare in bianco e nero. Non sono affatto un nostalgico, ma una foto e una pellicola in b/n emanano un fascino elegante di pura reticenza. Sì, mi piacerebbe, almeno nei miei sogni, essere protagonista di un’avventura in bianco e nero: avrei la sensazione di essere l’interprete, senza copione, di una delicata commedia, diretta con mano poetica da un malinconico regista innamorato.

venerdì, febbraio 09, 2007

Preferivo il Caso quando era confuso. Ora "gioca a dadi col mondo" in modo fin troppo cinico. Spero solo non sia stanco o depresso.

giovedì, febbraio 08, 2007

Senza farmi vedere osservo le mie mani, mentre lui, con le sue, esegue virtuosismi facendole scivolare rapide sui tasti del pianoforte. Mi ritrovo a pensare, mentre la melodia – davvero intensa anche per chi, come me non ha la sensibilità di capire certa arte – satura la stanza, che le mie mani assomigliano incredibilmente alle sue, solo e solamente quando le sue sono ferme.

sabato, febbraio 03, 2007

L’altra parte del cielo è un metro di blu, un po’ più in là di casa mia, non proprio sopra la mia testa. Tutto il resto dell’infinito, inizia un po’ più in là di quel che vedo ogni giorno.