Ubriachi? No, ubriachi no, abbastanza allegri semmai. “Aspettiamo l’alba?” gli chiedo. “beh, si potrebbe fare, ormai mancano solo un paio d’ore…”. Continuiamo nei nostri discorsi, l’alcool scioglie la lingua ma lega la mente, la stanchezza fa il resto. Dopo un’ora resistere è dura: continuo a strofinarmi gli occhi: la sedia a dondolo è una culla, le oscillazioni mi chiudono le palpebre sempre un po’ di più, mi sa che cedo al sonno. Mi appisolo. Lui continua a parlare, sembra non risentire dell’orario. Mi sveglio giusto per sentirlo dire:“ma sai che quando sento dire che una donna cerca in un uomo l’ironia e la simpatia, a volte mi vien da credere che sia vero?”. In dormiveglia borbotto: “…a me vien da ridere…”
sabato, luglio 15, 2006
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