sabato, novembre 04, 2006
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Adoro il particolare fuori posto, l’equilibrio che si altera, l’asimmetria, la mano sinistra simbolo di genialità e sregolatezza, perché essendo un pelo troppo grande l’universo, non intravedendone la fine, mi immagino che sia un tratto discontinuo a pennellare il nostro cielo.
Pubblicato da Né arte né parte alle 12:36 PM
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