venerdì, aprile 13, 2007

Capirsi. Siamo una generazione di insicuri? Può darsi; in ogni caso, non ha senso generalizzare. Parlo per me, allora. Io vorrei soltanto diventare me stesso, nient’altro. Egoismo? Mah, in parte sì, ma non è questo il punto.

Assume davvero un’accezione negativa il bisogno di indagare un po’ più a fondo la propria persona? È un segnale di poca serenità il cercare un perché all’interno di noi stessi? Oppure è un passo necessario, il primo del percorso?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

io sono sicura della mia insicurezza.
ci gioco e spesso vinco.
e credo faccia parte del "capirsi" e del provare a fare passi.
avanti.

carla

Né arte né parte ha detto...

ciao carla! io ci gioco, ma non so se ne esco vittorioso. più che altro...la partita è sempre molto lunga!

Simone ha detto...

E' un'inevitabile, quotidiana terapia.