mercoledì, gennaio 18, 2012

Stacco i piedi da terra e mi lascio sospeso, provo a volare. Mi spoglio e mi libero da sovrastrutture.

Sento qualcosa che scivola via, come un balsamo, dentro. Qualcosa che sanifica, che mi libera il respiro dall’ansia.

Il cuore ha bisogno di gioia, altrimenti gela di rabbia. La gioia di vivere, senza la quale è impossibile amare la vita. Non sono lontano da me stesso, lo vedo, mi incontro.

Gli ostacoli, le paure, le delusioni, i fallimenti e le resistenze sono fardelli di cui mi sono riempito le tasche. Ho messo catene ai polsi delle persone per sentirle vicine. Sensi di colpi inutili che gravavano con insensatezza negli occhi, nella testa e nel cuore.

Le difficoltà di essere uomo, affrontate con timore.

Riparto da me stesso. Da quello che amo di me. La felicità di stare al mondo, la gioia di farlo. La vita mi ha dato tanto e tanto devo dare alla vita.

Il sorriso è un inizio e un riflesso, una dichiarazione di intenti. Mi voglio scaldare di gioia, per rifletterla nella maniera più vera. La gioia che poi si trasmette e fluidifica attorno, si propaga e contagia.

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