domenica, gennaio 08, 2012

Successe così e successe per caso.
Ma non successe subito.
Ci fu del tempo in mezzo, chissà poi perchè.

Si conobbero che già si piacevano, ma quando ci si conosce per la prima volta bisogna stare attenti perchè ci si può sbagliare.
Ognuno mostra la miglior faccia e qualcuno anche l'espressione più bella.

Poi, poi è stato un susseguirsi di scoperte, piacevoli.
Non è solo questione di stesse passioni e stessi interessi.
C'era un qualcosa di più, e si vedeva.
Se ne accorsero pure i bambini che c'era qualcosa di più.

La cosa più bella è che quando si presero poi non si lasciarono più.
Non passò giorno.

I tempi felici, si sa, sono come i castelli di sabbia ben riusciti: belli, bellissimi, ma fragili, tanto fragili.
E capita di sedersi a guardare questi castelli e voltare le spalle al mare, non vedere l'alta marea.

Tutto e sempre gioca contro, ma questo è normale.

Però l'essenza stessa della vita sta in questi cstelli di sabbia.
Se fossero di cemento, non avrebbero lo stesso effetto.
Se non fossero costruiti in riva al mare, non avrebbero la stessa poesia.

Basta avere cura, custodirli.
Non avere paura del mare nè sottovalutarlo.

I castelli di sabbia possono avere salde fondamenta.
E se il vento porterà via qualche guglia, ci sarà modo di ricostruirla.
Anche meglio di prima.

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