E il vento ci porta via,
mentre attorno tutto cambia
in principio di metamorfosi
e leggero il respiro del cielo
quando segue il nostro umore.
E ti sento anche se non ti guardo,
perché spezzerebbe il labile filo dei miei discorsi
il tuo sorriso eventuale
a cadenzare le mie parole.
E rimarrei a fissarti,
a scrutare i tuoi occhi,
a regalarmi sfumature
perché i colori non li distinguo
quando nell’iride tuo si perdono.
E quando sento la tua voce
percepisco straniamento
e anche il vento si volta,
ti bacia
e l’aria viene a mancare.
Dura un secondo e tutto si ferma.
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