mercoledì, giugno 28, 2006

Il mio orologio da polso ha circa 10 anni e da bravo cronografo svizzero è sempre stato preciso e ligio nel suo dovere.

Ultimamente la lancetta dei secondi si è però stancata delle convenzioni: non li segna più uno alla volta ma a 4 a 4; non ne poteva più del rigido protocollo che la vorrebbe in perfetto orario.

Non solo: accelera e rallenta, a seconda dell’umore. Le altre due lancette, quella dei minuti e quella delle ore stanno impazzendo, nel tentativo di non perdere il solito, imperturbabile, ritmo.

È uno spasso da vedere: ammetto che più di una volta, fissando questa strana danza creativa che anima l’interno del quadrante ho perso, letteralmente, la cognizione del tempo.

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