sabato, luglio 22, 2006
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Una pistola sparava proiettili all’impazzata, colpendo alle spalle le persone senza che esse se ne accorgessero, o potessero evitarli. La pistola aveva le sembianze di una bocca, i proiettili le forme di parole. Ma vi assicuro: quella era una pistola e quelli erano proiettili.
Pubblicato da Né arte né parte alle 2:06 PM
1 commento:
gian, confermo: sei un tipo moooolto IMMAGINATIVO!
ich gratuliere ;-)
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