mercoledì, dicembre 06, 2006

(9)

Tre anni. Anzi, più di tre anni già trascorsi assieme. A volte non ci credeva, non gli pareva vero. A ripercorrere tutta la storia, e soprattutto la genesi, era difficile prevedere un tale sviluppo.
Sì, insomma, quella ragazza, che lui pensava d’aver conosciuto nel momento peggiore in assoluto, pian piano l’aveva conquistato. Quella ragazza, che sembrava irrimediabilmente schiacciata nel cono d’ombra proiettato dall’amore non corrisposto, era diventata fonte stessa di luce per lui. La perseveranza con la quale gli era stata vicina, sopportando inizialmente il fatto che lui fosse innamorato di un’altra, senza pretendere da subito quel che lui, chiaramente, non le poteva dare, l’aveva premiata. Senza invadenza, con molto tatto e femminilità, ma senza mai sminuirsi o annullarsi per lui, si era ritagliata uno spazio sempre più ampio nella sua vita. Aveva saputo defilarsi e aspettare: lui non le aveva detto di amare un’altra, ma lei l’aveva capito. Non fu semplice come inizio: le premesse avrebbero scoraggiato più di qualche ragazza. Però lei era sicura che lui fosse il ragazzo giusto: ne fu convinta dal primo istante e fu disposta a soffrire pur di rischiare. Lui inizialmente non ne voleva proprio sapere, ma non perché lei non fosse interessante, semplicemente perché il bruciore della precedente delusione era ancora troppo intenso. Non c’era posto per quella, o chiunque altra donna.
Passò del tempo, il miglior disinfettante che esista in natura, poi iniziarono a vedersi sempre più frequentemente. Quando lui cominciò a conoscerla meglio, a cogliere quei punti in comune e a scoprire quel carattere un po’ particolare fu quasi un colpo di fulmine a effetto ritardato. Si ritrovava a pensare a quella ragazza sempre più spesso, a desiderarla; sentiva che non la voleva perdere. Il fidanzamento fu, di conseguenza, quasi un passo naturale.

Quella sera stavano andando fuori a cena: stavano raggiungendo il solito locale dove si trovavano con gli amici. Lei, come sempre, era splendida: lui, a volte, ancora si stupiva che fosse davvero la sua fidanzata.
La radio faceva da sottofondo alle parole di lei, intenta a raccontargli un episodio buffo avvenuto nel pomeriggio. Lui sorrideva divertito, intervenendo, ogni tanto, per prenderla in giro.

A un certo punto le inconfondibili note di Shiny Happy People, uno dei singoli più famosi di “Out of time” lo distrassero. Lui ebbe un lieve sussulto interiore e un battito del cuore leggermente più accelerato. Un pensiero, inutile negarlo, andò a Lei; non la vedeva da circa due anni e la sentiva ormai con sempre meno frequenza. Da quando si era trasferita, poi, tutto si era ulteriormente complicato.
A dir la verità, a entrambi spiaceva che quel filo rosso, che li aveva tenuti vicini per circa dieci anni non riuscisse più a coprire la distanza sempre maggiore tra le loro vite. Qualche mail, qualche messaggio, ma nulla di più vivo per mesi, poi capitava che uno dei due telefonasse e stavano a parlare per ore, a volte, scherzando, pure di quel che poteva essere ma non era stato. L’ultima telefonata, tuttavia risaliva a circa sei mesi prima. “Domani, se ci riesco, la chiamo” pensò.
Quell’album “Out of time” era inevitabilmente legato a Lei, e lo sarebbe sempre stato, perché assieme lo avevano ascoltato davvero un’infinità di volte: ogni volta che lo risentiva, inevitabilmente, qualche immagine impolverata di loro due tornava alla luce. Nessun tipo di rimpianto, solo un piccolo click dentro, per una persona che comunque aveva lasciato un segno indelebile e ancora vivo nella sua vita. Un attimo… poi passava, come in questo caso.

Si girò di lato, guardò la sua ragazza, e dopo averle sorriso la baciò dolcemente sulle labbra, quasi a scusarsi del pensiero.

4 commenti:

Né arte né parte ha detto...

ok... è finita... potete iniziare a insultarmi!!!

Anonimo ha detto...

:)

FINALE PERFETTO ... se vuoi ti dico i nomi dei protagonisti, perchè purtroppo li conosco troppo bene! Solo l'album era diverso, solo quello! Ed il fatto che lei adesso è sposata con un dentista.
Ciao e grazie!

Alanis ha detto...

noooooo! finita cosi'? uff.. no no no..non mi piace..a me piacciono i finali scontati :D
Scherzo.. molto bella ovviamente..bravo..
Bene, puoi iniziare a scriverne un'altra..no?
Ciao!

Né arte né parte ha detto...

grazie! soprattutto del fatto di aver avuto la costanza di leggerla fino in fondo, o forse, di aver cominciato...

per i pazzi che hanno intenzione di rileggerla o quelli ancora più folli che vorrebbero farla leggere ad altre persone,presto metterò nel blog il link a una versione del racconto liberamente scaricabile e stampabile in pdf (appena mi capisco con l'acrobat reader)