sabato, settembre 01, 2007


Title: We prefer to watch, not partecipate.

Risulta difficile capire il limite stesso delle parole: me lo vedo, il senso, restare sospeso e latente a metà altezza.

Spesso capita di superare quel limite: le parole diventano schegge di vetro lanciate da una mano ferma e precisa.

Dire quel che si pensa è una qualità e un pregio, ma il modo, diavolo!, il modo in cui si espone il proprio pensiero diventa troppe volte una fionda con la quale far male, consapevolmente, alle persone.

Tutto, o quasi, si può dire, ne sono certo, senza ferire chi si ha davanti. O senza lasciare graffi sulle spalle: spesso infatti si diventa incredibilmente sinceri quano bisogna attaccare qualcuno non presente.

L'alibi della sincerità, in questi casi, è solo un palliativo.

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