sabato, ottobre 27, 2012

E niente. Ieri sera ho parlato di te. Mi è venuto naturale farlo. Forse la sangria, forse gli amici di sempre, quelli che conosci così bene. Il mojito l'abbiamo preso dopo, quello non c'entra. Credo. Cioè credo che l'abbiamo preso dopo. Vabbè, poco importa l'ordine di quello che ho bevuto durante la serata. Credo.

Al solito, ho parlato di te nel migliore dei modi e senza apparente distacco. Sai, penso di non essere cambiato molto, in effetti.

Che poi, non ho mai capito se mi chiedevi di cambiare, o no.

Sai, sto sorridendo adesso. Mi fa strano tornare a comunicare con te, dopo tutto questo tempo. Mi fa strano renderti partecipe, di punto in bianco, della mia vita. Non ti ho più cercata, lo so.

Stasera c'è un bel tepore qua dentro. Non ho voglia d'uscire. La settimana è stata impegnativa, sono stato via un paio di giorni. La sera torno sempre tardi. Mi riempio le giornate. Non sto cercando d'impressionarti, non m'interessa farlo.

In questo momento sto ascoltando gli Okkervil River. "For real" ti piacerebbe. Stasera mi sei tornata in mente ascoltando i Mumford & Sons. A te non sono mai piaciuti, mentre a me non dispiacciono, specie in The Cave and Winter Winds, contenuti in Sigh No More. Continuo ad ascoltare lo stesso tipo di musica e al solito m'illumino quando scopro qualcosa di nuovo.

Scoprire un gruppo nuovo, un libro interessante o un film coinvolgente, specie se mai sentito nominare prima, mi da sempre la speranza che fuori ce ne siano almeno un migliaio, se non milioni, di altri gruppi, libri, film disposti a sorprendermi.

E sì, mi lascio andare ancora a quel tipo di ascolto compulsivo di cui tu eri il massimo esponente. Quante volte eri capace di ascoltare la stessa canzone? Lo fai ancora? Immagino di sì.

Sai, tornando ai Mumford & Sons, la critica in effetti ha stroncato entrambi i loro album. Loro se ne sono fottuti e hanno fatto il sold out con concerti su concerti ed emozionato un sacco di gente con le loro canzoni. No, non sono cambiato: ascolto i giudizi della critica solo quando collimano con i miei.

Per cui quando la critica ha esaltato gli Alt-J e i The XX, figurati se non ci ho goduto. Forse il primo album degli XX ti può piacere, mentre quello degli Alt-J è più nelle mie corde, con sonorità alt-rock. Se ti capita, prova ad ascoltare.

Sai, spero sempre di non incontrarti. Lo so, è brutto da dire, ma è così. A volte capita, di intravederti in altre persone e - fidati - un po' il battito si accelera.

Non credo di aver fatto chiarezza fino in fondo dentro di me. La verità è che ancora non so quale sia la mia verità. Forse non l'ho cercata. Forse nessuno la cerca mai. È più semplice trovare scuse. Anzi no, adesso sono troppo duro. È che ogni volta che inizio a pensarci mi trovo capovolto e attorcigliato nel loro filo. Devo smettere perché non ne vengo fuori.

Per cui, sì, sono d'accordo, cambiamo discorso.

Sai, ho capito che ragiono un sacco per obiettivi. Quasi come con gli oggetti. Ricordi perfettamente quando mi fissavo con qualcosa che dovevo assolutamente fare, avere, comprare. Uguale.

Forse, alla fine, mi sta bene essere quello che sono. Buttandomi in nuove sfide, nuove avventure e nuove ricerche, questo sì, con particolare vigore. Ma dentro, mi accorgo che non sono cambiato.

Ecco, una cosa mi sarebbe piaciuto che tu fossi riuscita a fare. Riuscire a togliermi quella voglia di nuovo che, niente, ogni volta salta fuori, a guastare tutto.

C'eri quasi riuscita, tu, alla fine.

Non rileggo nemmeno, me ne pentirò più tardi, semmai, di quello che ho scritto. O ci riderò sopra. Ecco, quello sì, mi riesce molto meglio di un tempo. Che poi, non si dica, che oggi sono malinconico.

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