sabato, dicembre 02, 2006

(5)

In quel pomeriggio tutto era superfluo. Ogni parola, ogni gesto, ogni azione era attesa. Pura e semplice attesa. Ci aveva riflettuto a lungo, ma senza trovare punti d’approdo. Non sapeva bene se dire tutto quel che doveva dire, oppure sciogliere le parole più dolci prima che diventassero amare a contatto con l’aria. A cena non aveva per niente fame, mangiò giusto il necessario: la tensione aveva modellato a imbuto l’intestino e saturato gli spazi. Quando arrivò in piazza lei non c’era ancora. Si era concesso dieci minuti d’anticipo per rimanere in auto, da solo, quell’attimo in più, ad ascoltare qualche canzone che non c’entrava niente con l’amore. Riconobbe l’auto, la vide scendere. Scese anche lui. “Dio, come sei bella” questo lui pensò. È difficile spiegare a una donna il perché un uomo noti subito la bellezza. Non è sempre superficialità. L’amore porta a realizzare la presenza di bellezza, anche dove non è del tutto tale. L’amore porta occhi nuovi e stravolge la vista. Quante volte una persona di per sé “normale” diventa via via sempre più attraente quando subentra quel sentimento egoista ed egocentrico che inizia per A (no, non è l’amicizia)? “Dio, come sei bella” era la forma più semplice per esprimere, per primo a sé stesso, un’insieme di sensazioni che a descriverle avrebbe potuto perdere ore. Dentro c’era tutto. E un complimento più completo forse non esiste. “Come và?” chiese lei. “Non c’è male” rispose lui. In auto, come l’ultima volta, ancora loro due. Un brivido veloce, ma fortunatamente lui non stava dicendo niente in quel momento, altrimenti lei avrebbe sicuramente avvertito l’incrinatura della voce. Iniziarono a parlare, qualche battuta rapida, scelsero il locale per la serata. Subito dopo, lei gli chiese se, per favore, poteva inserire nel caricatore il cd “Out of time” dei R.E.M.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho notato che "Out of time" è stato menzionato più volte nel corso di questa storia, c'è qualche motivo particolare?
Io non so perchè ma mi ero convinto che questi due ascoltassero The Walkmen. Forse sono io...
ma ogni volta che leggo questa storia, ho in testa le seguenti due canzoni:

The Walkmen - We've been had
e
Gentle Waves - Falling from Grace

non chiedermi il perchè ... il mio cervello opera in modo strano!

Né arte né parte ha detto...

non vi è un motivo particolare per il quale io abbia scelto "out of time": non è un album al quale sono particolarmente affezionato, pur considerandolo un album degno di nota. semplicemente lo stavo riascoltando quando ho iniziato a scrivere questo racconto, e mi piaceva l'idea di "travasare" il mio ascolto. mi intrigava poi il fatto che fossi stato io inconsciamente a sceglierlo; mi spiego meglio: quando hai "Voglia" di ascoltare un album in particolare e vuoi proprio quello, anche se non lo riconosci,a mio avviso un motivo sotto c'è.

Anonimo ha detto...

Ciò significa che ci sarà anche qualche assurdo motivo perchè nel mio immaginario questi due ascoltano i Walkmen e i Gentle Wave....hmm...indagherò!

Anonimo ha detto...

Gianlù ma è un racconto immaginario o sei tu il protagonista?

Né arte né parte ha detto...

non penso cambi molto sapere se sono o non sono il protagonista del racconto... non ci sono nomi apposta, ci sono solo un lui e una lei... dopo, che sia autobiografico o meno, è solo un dettaglio... no?

Né arte né parte ha detto...
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Anonimo ha detto...

no, io sono curioso. Te lo chiedo in biblioteca allora.