domenica, febbraio 18, 2007

Certo, un attimo e poi basta. Un duplicato non ha senso, il ricordo è solo un vezzo, una foto a sedici colori alterata dalla mente. Troppo, troppo distante quell’attimo in cui, davvero, ebbi la certezza di capire che eri te.

6 commenti:

neo_scapigliato ha detto...

...che poi inevitabilmente vengo sempre a scoprire che non era una certezza ma solo un'illusione...chè in fondo non avevo mai capito chi era lei

Anonimo ha detto...

..

notte

Anonimo ha detto...

Vedi?
Uno pensa che sia TE e poi si accorge che, alla fine, era solo uno stupido surrogato di foglioline di terz'ordine messe a macerare in acqua bollente...
Oppure, chi lo sa, certe volte ci si vuole convincere che sia così per rendere più diluito il rimpianto.
Ciao D

Né arte né parte ha detto...

>>> Neo_S: vabbè dai, anche illudersi ogni tanto ci sta pure...

>>> Carla: .. buona serata!

>>> Diego: beh, Diego, gran bel commento. sono in difficoltà nel rispondere. però mi sa che diluendo il rimpianto ce n'è ancora di più da bere...

Anonimo ha detto...

anche una foto a 16 mil di colori scatena la poesia! non tutto e'perduto, dunque?

Né arte né parte ha detto...

>>> valeria: in effetti, non tutto è perduto!