mercoledì, febbraio 28, 2007
venerdì, febbraio 23, 2007
mercoledì, febbraio 21, 2007
Il fuoco silenzioso accarezza la legna, la brucia, la consuma. Calore che si propaga denso nella stanza, il caminetto respira tranquillo. Gli obiettivi del tempo li lascio ai saggi: una candela accesa non può nemmeno intuire la grandezza del sole, ma una candela spenta, senza calore, cosa vive a fare?
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
7:09 PM
5
commenti
domenica, febbraio 18, 2007
Certo, un attimo e poi basta. Un duplicato non ha senso, il ricordo è solo un vezzo, una foto a sedici colori alterata dalla mente. Troppo, troppo distante quell’attimo in cui, davvero, ebbi la certezza di capire che eri te.
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
4:19 PM
6
commenti
sabato, febbraio 17, 2007
Davvero? Sì, davvero. Mi spazientisco quando non mi riconosco in me stesso. Perché tanto so che poi passa, tanto so che ci sarà un’altra volta e un’altra volta ancora. Ma intanto è così, ed è così per tutti. Ma, come tutti, mi ritrovo a chiedere: perché?
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
3:22 PM
2
commenti
giovedì, febbraio 15, 2007
Non cambierei niente. Davvero. Alzo il volume della radio, la musica riempie l’abitacolo, non ci sono altri rumori. Le luci dei lampioni, a disegnare sull’asfalto cerchi gialli; i neon delle insegne che lampeggiano a tempo. Arrivo a casa, ma non scendo dall’auto, mi gusto gli ultimi 2 minuti di questa fantastica canzone. Guardo in alto, niente luna stasera. Poi mi accorgo che le stelle stanno danzando, seguendo il ritmo, in punta di piedi sulle pozzanghere in cielo.
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
7:16 PM
4
commenti
martedì, febbraio 13, 2007

Pubblicato da
Né arte né parte
alle
12:53 PM
5
commenti
venerdì, febbraio 09, 2007
giovedì, febbraio 08, 2007
Senza farmi vedere osservo le mie mani, mentre lui, con le sue, esegue virtuosismi facendole scivolare rapide sui tasti del pianoforte. Mi ritrovo a pensare, mentre la melodia – davvero intensa anche per chi, come me non ha la sensibilità di capire certa arte – satura la stanza, che le mie mani assomigliano incredibilmente alle sue, solo e solamente quando le sue sono ferme.
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
8:00 PM
2
commenti
sabato, febbraio 03, 2007
L’altra parte del cielo è un metro di blu, un po’ più in là di casa mia, non proprio sopra la mia testa. Tutto il resto dell’infinito, inizia un po’ più in là di quel che vedo ogni giorno.
Pubblicato da
Né arte né parte
alle
4:08 PM
0
commenti






